Siamo
nella suggestiva città di Los Angeles, una città oltremodo
luminosa e cangiante, ed il teatro di sfondo di questa narrazione, l’elemento
galeotto, scatenante, è la rinomatissima cerimonia agli Academy
Awards, l’emozionante premiazione degli Oscar.
I due protagonisti, conosciutisi grazie ad una inattesa fatalità,
rimangono immediatamente catturati l’uno dall’altra, rapiti,
suggestionati da quell’atmosfera magica che contorna l’evento
e che diviene l’elemento che incita, infiamma ed alimenta una miriade
di intensissime sensazioni, incomparabili, folgoranti.
Tuttavia, il prezzo da corrispondere per emozioni e sentimenti così
elevati, puri, unici, è sempre oneroso, combattere per tutelarli
e rinnovarli può divenire assai sfiancante, privare l’essere
umano di tutte le proprie energie, magari anche di speranze, ma in particolare
può annientare la fiducia, la quale rappresenta il fulcro di questa
storia d’amore, l’importanza fondamentale che assume in qualunque
rapporto interpersonale, di qualsiasi genere esso sia.
Ma a tergo di ciò, un altro senso intrinseco è racchiuso
nel romanzo, e consiste nella facoltà di poter rimediare, che esiste
sempre una seconda chance, che non è mai troppo tardi per essere
felici, per distruggere le paure, le mancanze più radicate, ricolmare
quella fiducia smarrita ed aprirsi interamente a quell’amore così
magicamente incontrato, ineffabilmente vissuto.
E la lotta per esso proseguirà, si moltiplicherà, ma se
è destino, se conta, se non ci si arrende, il finale si rivelerà
sempre il coronamento di un sogno, un’ennesima favola meravigliosamente
conclusa.
“La fiducia è un bene prezioso, fondamentale,
e fa parte dell’amore stesso che non può sopravvivere senza
di essa...”
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