Una bambina di nome Sara ricevé, al suo ottavo compleanno, una bambolina fatta di pezza, un regalo di suo padre. Lei subito le si affezionò, volendole bene a tal punto da portarla sempre con sé anche a scuola. Divenne la sua amica del cuore.
Un giorno che era in ritardo, Sara mise i suoi libri nella cartella ed anche Dolly, ma dalla fretta di giungere in tempo a scuola non chiuse bene lo zaino.
Una colazione veloce e poi via di corsa, il suo papà le aveva insegnato una scorciatoia per essere sempre puntale: doveva attraversare una stradina in un boschetto pieno di alberi profumati e fiori colorati.
Mentre la bimba correva, Dolly scivolò fuori dallo zaino cadendo a terra nell’erba soffice, ma Sara non si accorse di nulla e continuò per la sua strada; solamente al momento della ricreazione si rese conto che la sua Dolly non era più con lei. Non potendo fare nulla, fu costretta ad aspettare l’uscita di scuola.
Intanto nel boschetto la bambolina era sempre lì, quando d’un tratto, da un albero fiorito, scese una graziosa Fatina, vestita con i colori dell’arcobaleno. Vedendola a terra tutta sola, si rattristò e decise così di farle un regalo.
Con un giro di bacchetta e una frase assai curiosa, diede a Dolly la vita, e così essa imparò ad alzarsi in piedi, a muovere piedini e manine, a saltare e cantare.
La Fatina e la bambolina fecero amicizia e si vollero bene dal primo momento che trascorsero assieme. A quel punto la Fatina fece un’altra Magia: la portò con sé nel Mondo delle Fate, un mondo di incantevole armonia, dove tanti arcobaleni scendevano dalle nuvole, risplendendo alberi e fiori, una dolce sinfonia suonava tra le montagne.
Nel frattempo, giunse finalmente per Sara la tanto attesa uscita di scuola, per poter correre dalla sua Dolly. Rifacendo la stessa strada di quella mattina, andò verso il boschetto per cercare la sua amata bambola, la cercò per ore ma con grande delusione se ne tornò a casa, triste di averla perduta per sempre.
Quando arrivò l’ora di dormire, Sara ebbe qualche problema a prendere sonno. Non era affatto tranquilla, era ansiosa, tanto preoccupata per la sorte della sua povera bambolina. Si girò e rigirò nel letto per ore, e poi stanca si addormentò.
Fece però un sogno bellissimo, sognava la sua amica Dolly in quel boschetto che saltellava allegramente di qua e di là, era radiosa e non era da sola: lì con lei c’era una Fatina, la sua nuova amica, ed insieme formavano un girotondo entrambe con il sorriso sui loro volti.
Sara si svegliò e dipinse un sorriso, quel sogno l’aveva tranquillizzata e, benché in un modo così particolare che non le avrebbe più concesso di abbracciarla ed averla con sé, fu tanto felice di averla ritrovata, di sapere che stava bene e che era in ottima, magica compagnia, portandola nel suo cuore e pensandola per sempre. Sarebbe stata sempre, la sua amica del cuore.
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© Christine Kaminski | Vietata la riproduzione senza consenso scritto
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